Raccolta firme per proposte referendarie (scorrere elenco con date del termine)
RACCOLTA FIRME PER IL PROGETTO DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE “ABROGAZIONE ART. 19 TER DISPOSIZIONI DI COORDINAMENTO E TRANSITORIE CODICE PENALE” (LEGGI SPECIALI IN MATERIA DI ANIMALI)
È possibile aderire alla raccolta firme per il seguente progetto di legge di iniziativa popolare di cui è stato dato annuncio in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 83 del 07/04/2023
- Abrogazione Art. 19 ter disposizioni di coordinamento e transitorie codice penale (leggi speciali in materia di animali) - Disposizioni in materia di allevamenti intensivi
“Volete voi che sia abrogato l’art. 19 ter “Leggi speciali in materia di animali” delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, introdotto dall’art 3 legge 20 luglio 2004, n. 189 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, limitatamente alle seguenti parole: “di allevamento” e “nonché dalle altre leggi speciali in materia di animali”?
- Abrogazione Art. 19 ter disposizioni di coordinamento e transitorie codice penale (leggi speciali in materia di animali) Disposizioni in materia di manifestazioni storiche e culturali
“Volete voi che sia abrogato l’art. 19 ter “Leggi speciali in materia di animali” delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, introdotto dall’art 3 legge 20 luglio 2004, n. 189 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, limitatamente alle seguenti parole: “alle manifestazioni storiche e culturali” e “nonchè dalle altre leggi speciali in materia di animali” ?
- Abrogazione Art. 19 ter disposizioni di coordinamento e transitorie codice penale (leggi speciali in materia di animali) - Disposizioni in materia di sperimentazione scientifica sugli animali
Volete voi che sia abrogato l’art. 19 ter “Leggi speciali in materia di animali” delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, introdotto dall’art 3 legge 20 luglio 2004, n. 189 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, limitatamente alle seguenti parole: “di sperimentazione scientifica sugli stessi ” e “nonchè dalle altre leggi speciali in materia di animali”
La raccolta firme terminerà il 15 settembre 2023
I cittadini interessati ad apporre la propria firma per le raccolte di cui trattasi, possono farlo recandosi con documento d’identità in corso di validità presso i Servizi Demografici - P.zza della Vittoria, 7 - 1° piano – nei seguenti orari:
- Lunedì: dalle ore 09.00 alle ore 12.15 e dalle ore 16.45 alle ore 18.15
- Martedì - Mercoledì - Giovedì e Venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.15
Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio al seguente numero: 0331.406021 o 0331.406038
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RACCOLTA FIRME PER LA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE “ PER UNA GOVERNANCE D’IMPRESA PARTECIPATA DAI LAVORATORI”
È possibile aderire alla raccolta firme per la seguente proposta di legge di iniziativa popolare di cui è stato dato annunzio in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 94 del 21/04/2023 ed il cui testo è consultabile nel documento allegato qui.
La raccolta firme terminerà il 30 NOVEMBRE 2023
I cittadini interessati ad apporre la propria firma per le raccolte di cui trattasi, possono farlo recandosi con documento d’identità in corso di validità presso i Servizi Demografici - P.zza della Vittoria, 7 - 1° piano – nei seguenti orari:
- Lunedì: dalle ore 09.00 alle ore 12.15 e dalle ore 16.45 alle ore 18.15
- Martedì - Mercoledì - Giovedì e Venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.15
Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio ai seguenti numeri: 0331.406021 o 0331.406038
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RACCOLTA FIRME PER IL PROGETTO DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE “UN CUORE CHE BATTE”
È possibile aderire alla raccolta firme per il seguente progetto di legge di iniziativa popolare di cui è stato dato annunzio in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 114 del 17/05/2023
“Introduzione del comma 1-bis nell’art. 14 L. 22 maggio 1978, n. 194”
All’art. 14 L. 22 maggio 1978, n. 194, contenente “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”, si aggiunge il seguente: “comma 1-bis. Il medico che effettua la visita che precede l’interruzione volontaria di gravidanza ai sensi della presente legge, è obbligato a far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso”.
La raccolta firme terminerà il 7 NOVEMBRE 2023
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RACCOLTA FIRME PER LA PROPOSTA DI REFERENDUM: “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SALARIO MINIMO”
È possibile aderire alla raccolta firme per le seguenti proposte di referendum di cui è stato dato annunzio in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 117 del 20.05.2023
Art. 1 Definizione
- Ogni lavoratore di cui all’art 2094 c.c., visto l’art. 36, comma 1 della Costituzione, ha diritto, con riferimento alla paga base oraria, ad un trattamento economico orario non inferiore a 10 EURO lordi l’ora.
- Qualora il datore di lavoro corrisponda una paga base oraria inferiore a quanto previsto al comma 1, il trattamento economico che costituisce retribuzione proporzionata e sufficiente ai sensi del comma 1 è quello del contratto collettivo nazionale di settore che stabilisce per i lavoratori il trattamento economico di miglior favore e la cui paga base non sia inferiore nel minimo a 10 euro all’ora al lordo degli oneri di legge, contributivi e fiscali.
- La retribuzione oraria lorda minima di 10 euro deve intendersi riferita al livello di inquadramento più basso previsto dalla contrattazione collettiva.
- Ogni lavoratore ha inoltre diritto al pagamento della tredicesima mensilità , delle retribuzioni differite , delle ore di lavoro straordinario, degli scatti di anzianità e altre competenze previste dai CCNL di settore applicati al rapporto di lavoro e che prevedano una paga base non inferiore a quanto previsto dal comma 1.
- Ai fini dell’applicazione della presente legge è fatta salva l’applicazione al lavoratore/lavoratrice dei contratti collettivi nazionali, territoriali e aziendali stipulati dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro che prevedono un trattamento economico minimo orario, corrispondente al livello di inquadramento più basso, superiore all’importo del trattamento economico minimo legale.
Art. 2 Meccanismo di rivalutazione
- Con decreto del Ministero del Lavoro, il minimo salariale si rivalorizza alla data del primo gennaio e del primo luglio di ogni anno sulla base dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell’UNIONE Europea (IPCA).
Art. 3 Applicazione ai rapporti di lavoro non subordinato
- La disciplina di cui alla presente legge si applica ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro prevalentemente personali, continuativi e le cui modalità di esecuzione della prestazione siano organizzate mediante piattaforme anche digitali.
- Il complesso di cui al comma 1 non può essere complessivamente inferiore a quello stabilito dal contratto collettivo nazionale- identificato secondo quanto previsto dall’art. 1 della presente legge- che disciplina, nel medesimo settore o in settori affini, mansioni equiparabili svolte dai lavoratori con contratto di lavoro subordinato, avuto riguardo al tempo normalmente necessario per fornire la stessa opera o servizio.
Art. 4 Sanzioni
- Il datore di lavoro che eroga al lavoratore un compenso inferiore a quello risultante dall’art. 1 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria
- da euro 1500 a euro 9000 per ciascun lavoratore retribuito in misura inferiore al salario minimo, in caso di impiego del lavoratore sino a trenta giorni di effettivo lavoro;
- da euro 3000 a euro 18.000 per ciascun lavoratore retribuito in misura inferiore al salario minimo , in caso di impiego del lavoratore da trentuno e sino a sessanta giorni di effettivo lavoro;
- da euro 6000 a euro 36.000 per ciascun lavoratore retribuito in misura inferiore al salario minimo, in caso di impiego del lavoratore oltre sessanta giorni di effettivo lavoro.
- Al datore di lavoro che consapevolmente affida l’esecuzione di opere o la prestazione di servizi a un soggetto che non rispetta quanto previsto dall’art. 1 si applica la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di un importo da 500 euro a 1000 euro per ciascun lavoratore, commisurato alla durata e all’entità della violazione.
- In deroga a quanto previsto dall’art. 16 della legge 689 del 1981, non si applica il regime del pagamento in misura ridotta.
In caso di reiterazione si applicano le sanzioni di cui al comma 1 e 2 maggiorate per un terzo. In tutti i casi successivi alla prima reiterazione l’importo è elevato fino alla metà.
- In aggiunta alla sanzione amministrativa di cui al co. 1, il datore di lavoro è tenuto anche , nei riguardi del lavoratore , all’erogazione di tutte le differenze retributive maturate fino all’applicazione della retribuzione di cui all’art. 1, co. 1, salvo il diritto al risarcimento di danni ulteriori.
- L’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui ai commi 1 e 2 comporta altresì l’esclusione, per la durata di tre anni, dalla partecipazione a gare pubbliche d’appalto di opere o servizi, dalla concessione di agevolazioni finanziarie, creditizie o contributive e da finanziamenti pubblici di qualunque genere.
- L’apposizione di un termine alla durata di un contratto subordinato non è ammessa per le aziende che violano l’art 1 della presente legge, per la durata di tre anni. In caso di violazione di tale divieto il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato.
Art. 5 Norme transitorie
- I contratti o accordi di lavoro con paga oraria inferiore al trattamento minimo legale, di cui all’art. 1, sono adeguati automaticamente entro sei mesi dalla data di pubblicazione della presente legge.
La raccolta firme scade il 10 NOVEMBRE 2023
I cittadini interessati ad apporre la propria firma per la raccolta di cui trattasi, possono farlo recandosi con documento d’identità in corso di validità presso i Servizi Demografici - P.zza della Vittoria, 7 - 1° piano – nei seguenti orari:
Lunedì: dalle ore 09.00 alle ore 12.15 e dalle ore 16.45 alle ore 18.15
- Martedì - Mercoledì - Giovedì e Venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.15
Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio al seguente numero: 0331.406021
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RACCOLTA FIRME PER LA PROPOSTA DI REFERENDUM: “MODIFICHE AGLI ARTICOLI 32, 75 E 135 DELLA COSTITUZIONE E ALLA LEGGE COSTITUZIONALE 25 MAGGIO 1970 N. 352”
È possibile aderire alla raccolta firme per le seguenti proposte di referendum di cui è stato dato annunzio in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 111 del 13.05. 2023:
Proposta di modifica art. 32 Cost.:
“All’art. 32 della Costituzione sono apportate le seguenti modificazioni:
- Al primo comma le parole “e interesse della collettività” sono soppresse;
- Il secondo comma è sostituito dal seguente: “Nessuno può essere obbligato, direttamente o indirettamente, ad un determinato trattamento sanitario, diagnostico o terapeutico”.
- è aggiunto il seguente terzo comma “Nessuno può, in nessun caso, violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana, né sottoporre alcuno a trattamenti sanitari potenzialmente rischiosi per la salute dell’individuo. Sono vietati i trattamenti sanitari obbligatori collettivi o generalizzati, anche di natura preventiva”.
Proposta di modifica art. 75 Cost.:
“All’art. 75 della Costituzione sono apportate le seguenti modificazioni:
- Al primo comma le parole “cinquecentomila elettori” sono sostituite dalle parole “cinquantamila elettori residenti in almeno cinque regioni diverse in misura non inferiore a mille per ogni Regione”;
- Al secondo comma le parole “di autorizzazione a ratificare trattati internazionali” sono soppresse;
- Al quarto comma le parole “se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto”, sono soppresse; alla fine del comma sono inserite le seguenti parole: “Le schede bianche o nulle non concorrono alla determinazione del risultato della consultazione”.
Proposta di modifica alla L. Cost. 352/1970:
“Alla Legge costituzionale del 25/05/1970 n. 352 sono apportate le seguenti modificazioni:
- All’art. 3, comma 1, la parola “cinquecentomila elettori” sono sostituite dalle parole “cinquantamila elettori residenti in almeno tre regioni diverse, in misura non inferiore a mille per ogni Regione”;
- All’art 7 comma 1, la parola “cinquecentomila” è sostituita dalla parola “cinquantamila”;
- All’art. 8, comma 6, dopo le parole “ai quali appartengono i sottoscrittori” e prima delle parole “che ne attestano la iscrizione nelle liste” è inserito il seguente inciso “nella misura del 10% delle firme e raccolte estratte a campione”; dopo le parole “in materia di esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero” sono inserite le seguenti parole “I certificati sono richiesti dall’Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione”.
- All’art. 9, comma 1, le parole “e dei certificati elettorali” sono soppresse;
- All’art. 13, comma 2, le parole “500.000 elettori” sono sostituite dalle parole “cinquantamila elettori”;
- All’art. 27, comma 1, le parole “500.000 elettori” sono sostituite dalle parole “cinquantamila elettori”;
- All’art. 28, comma 1, le parole “e dei certificati elettorali” sono soppresse;
- L’art 31 è abrogato;
- All’art. 33, comma 1, le parole “non oltre il 20 gennaio dell’anno successivo a quello in cui la predetta ordinanza è stata pronunciata” sono sostituite dalle parole “non oltre 30 giorni dopo la comunicazione della predetta ordinanza “; al comma 4, le parole “il 10 febbraio” sono sostituite dalle parole “30 giorni dal giorno della deliberazione in camera di consiglio”;
- All’art. 34, comma 1, le parole “una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno” sono sostituite dalle parole “una domenica e un lunedì entro due mesi dalla data di pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale”; al terzo comma la parola “365” è sostituita dalla parola “30”;
- All’art. 36, comma 1 le parole “all’accertamento della partecipazione alla votazione della maggioranza degli aventi diritto” sono soppresse.
Proposta di modifica art. 135 Cost:
“All’art. 135 della Costituzione sono apportate le seguenti modificazioni:
- Il primo comma è sostituito dal seguente “La Corte Costituzionale è composta di quindici giudici eletti dai cittadini a suffragio universale diretto”;
- Il secondo comma è sostituito dal seguente: “I giudici sono scelti fra i magistrati anche a riposo della giurisdizione superiore ordinaria, i professori universitari di ruolo in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni di esercizio, iscritti su domanda degli interessati in apposito elenco costituito entro 6 mesi prima di ciascuna elezione”;
- Al terzo comma la parola “nove” è sostituita dalla parola “sei”; le parole “e non possono essere nuovamente nominati” sono sostituite dalle parole “e possono essere rieletti dai cittadini”;
- al comma 4 la parola “termine” è sostituita da “mandato”; dopo la parola “mandato” sono inserite le seguenti parole “in caso di mancata rielezione”; alla fine della frase è aggiunta la seguente parte: “in caso di cessazione anticipata delle funzioni di uno o più giudici subentrano i primi non eletti, sino alla copertura delle cariche rimaste vacanti e sino alla scadenza del mandato in corso”;
- al comma 7 le parole “che il Parlamento compila ogni nove anni mediante elezione con le stesse modalità stabilite per la nomina dei giudici ordinari” sono sostituite dalla seguente parte “compilato ogni sei anni mediante elezione con le stesse modalità stabilite per la nomina dei giudici ordinari e contestualmente a tale nomi.”
La raccolta firme scade il 16 ottobre 2023
I cittadini interessati ad apporre la propria firma per la raccolta di cui trattasi, possono farlo recandosi con documento d’identità in corso di validità presso i Servizi Demografici - P.zza della Vittoria, 7 - 1° piano – nei seguenti orari:
Lunedì: dalle ore 09.00 alle ore 12.15 e dalle ore 16.45 alle ore 18.15
- Martedì - Mercoledì - Giovedì e Venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.15
Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio al seguente numero: 0331.406021
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RACCOLTA FIRME PER PROPOSTE DI REFERENDUM CONTRO L'INVIO DI ARMI IN UCRAINA E LE STRUTTURE PRIVATE SANITARIE
È possibile aderire alla raccolta firme per le seguenti proposte di referendum:
- «Vuoi tu che sia abrogato l'art. 1 del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185 (Disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità Governative dell'Ucraina), convertito in legge n. 8 del 27 gennaio 2023 nelle parole: "E' prorogata, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità Governative dell'Ucraina, di cui all'art. 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei termini e con le modalità ivi stabilite."?»
- “Vuoi tu abrogare l'art. 1 (Programmazione sanitaria nazionale e definizione dei livelli uniformi di assistenza), comma 13, decreto legislativo n. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 (Gazzetta Ufficiale n. 305 del 30 dicembre 1992 - Supplemento ordinario n. 137) limitatamente alle parole "e privati e delle strutture private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale"?»
di cui è stato dato annunzio in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 53 del 03.03.2023
La raccolta firme scade il 21 luglio 2023
RACCOLTA FIRME PER PROPOSTE DI REFERENDUM CONTRO LA CACCIA
È possibile aderire alla raccolta firme per le seguenti proposte di referendum contro la caccia:
- “Volete voi che sia abrogato l’art. 19 ter “Leggi speciali in materia di animali” delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, introdotto dall’art. 3 legge 20 luglio 2004, n. 189 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, limitatamente alle seguenti parole: “di caccia” e “nonché dalle altre leggi speciali in materia di animali”?
- “Volete Voi abrogare l'art. 842 del codice civile, approvato con R.D. del 16 marzo 1942 n. 262, limitatamente a: Rubrica "Caccia e"; primo comma “Il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l'esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno” e secondo comma “Egli può sempre opporsi a chi non è munito della licenza rilasciata dall'autorità”?
di cui è stato dato annunzio in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 83 del 07.04.2023
La raccolta firme scade il 5 settembre 2023.
RACCOLTA FIRME PER PROPOSTE DI REFERENDUM “RIPUDIA LA GUERRA”
È possibile aderire alla raccolta firme per le seguenti proposte di referendum:
- «Volete voi che sia abrogato l’art. 1, comma 6, lettera a), legge 9 luglio 1990, n. 185, rubricata “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, e successive modificazioni (che prevede: “6. L’esportazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiali di armamento sono altresì vietati: a) verso i paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i principi dell’art. 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle camere”) limitatamente alle parole “ o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle camere”?»
di cui è stato dato annunzio in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 64 del 16.03.2023
La raccolta firme scade il 17 luglio 2023
Pertanto i cittadini interessati ad apporre la propria firma per le raccolte di cui trattasi, possono farlo recandosi con documento d’identità in corso di validità presso i Servizi Demografici - P.zza della Vittoria, 7 - 1° piano – nei seguenti orari :
- Lunedì: dalle ore 09.00 alle ore 12.15 e dalle ore 16.45 alle ore 18.15
- Martedì – Mercoledì - Giovedì e Venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.15
Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Segreteria al seguente numero: 0331 406073
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Si rende noto che è partita la campagna “Riprendiamoci il Comune” volta a raccogliere le firme a sostegno di due proposte di legge di iniziativa popolare per la riforma della finanza locale e la ripubblicizzazione della Cassa depositi e prestiti.
La campagna consiste in due proposte di legge d'iniziativa popolare "Principi e disposizione per la riforma della finanza pubblica locale" e "Principi e disposizioni per la tutela del risparmio e per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti", entrambe pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 11 del 14/01/2023.
Per maggiori informazioni sull'iniziativa consultare il sito del comitato promotore www.riprendiamociilcomune.it
I cittadini iscritti nelle liste elettorali potranno firmare presentandosi con un documento di riconoscimento in corso di validità nei seguenti orari:
- Lunedì: dalle ore 09.00 alle ore 12.15 e dalle ore 16.45 alle ore 18.15
- Martedì – Mercoledì - Giovedì e Venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.15
SCADENZA RACCOLTA FIRME 15 luglio 2023
Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Segreteria al seguente numero telefonico: 0331 406073