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Chiesa di San Michele

Chiesa di San MicheleLa Chiesa di S. Michele dà il nome al proprio rione e lo caratterizza in modo inequivocabile anche se scarsissimi sono i documenti relativi all'origine di questa piccola chiesa, tanto cara alla devozione dei parabiaghesi.

Con tutta probabilità essa sorge sulle rovine di un'antica cappelletta dedicata all'Arcangelo delle battaglie, collocata vicino alla Costa di Canegrate, dove nel 1339, il 21 Febbraio, ci fu il primo scontro fra le avanguardie di Lodrisio Visconti e le truppe di Luchino Visconti: vinsero le truppe di Londrisio, quelle stesse che poi, alla fine della giornata, perderanno la battaglia a favore dei Viscontei milanesi, agli ordini di Lucchino.
Ecco le ragioni di una cappelletta votiva dedicata a S. Michele, l'Arcangelo delle battaglie vittoriose.

L'attuale struttura, in mancanza di documenti certi, dovrebbe risalire alla prima metà del XVII secolo e lo stile, in cui è costruita, prova in parte l'asserto.

Nel 1735 furono effettuati i restauri dell'antica chiesetta per ordine del Prevosto Santini, dunque essa è ora in gran parte quella che poteva essere 300 anni fa, perché non risulta che sia stata ricostruita in tempi successivi.

Fin da quei lontani anni vi convenivano, per il canto del Mattutino, i 'Confratelli del SS. Sacramento', nei giorni di festa, nei quali vi si tenevano tutte le sacre funzioni, comprese le confessioni.

Volta per volta, la chiesetta si arricchì con acquisti, donazioni, vasi sacri, panche e pure quadri.

In particolare le due tele a destra e sinistra dell'altare: una, rappresentante S. Michele in lotta con Lucifero; e l'altra, rappresentante la Vergine incoronata da Cristo insieme ad un gruppo di Santi con l'Arcangelo.

Un affresco intervenne, probabilmente in tempi a noi vicini, a sostituire la tela dell'Arcangelo: esso rappresentava S. Michele sullo sfondo di un paesaggio.
Il tabernacolo, ligneo e dorato a tre specchi, con lesene angolari a riccio e teste di cherubini, è opera di esecuzione locale del 1800.

Il campanile venne innalzato nel 1853, per dare posto a tre campane costruite a cura della 'Unione della Confraternita' che usò i proventi della vendita di 210 mortaretti, autorizzata direttamente dal famoso Feld Maresciallo Radetscki, l'allora comandante austriaco della piazza di Milano.

Nel 1924 S. Michele fu completamente restaurato dai 'Confratelli del SS. Sacramento', mentre ne era priore il sig. Gaspare Mondellini: la spesa superò le 30.000 lire ed i maggiori benefattori furono il sig. Felice Gaio e il sig. Giuseppe Rancilio.

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